Alta Badia: tirannia Hirscher nella prima manche

Il gigante dei giganti, l’università del gigante, la casa di Marcel Hirscher. Una prima manche eterna, un minuto e diciassette di lavori e anche questa volta a lavorare meno degli altri è stato l’uomo più atteso: Marcel Hirscher. Una manche corsa contro sè stesso, alla ricerca di linee pazzesche e tempismi impensabili per i suoi avversari. Alle sue spalle però grande battaglia, con la sorpresa Mats Olsson e soprattutto lo svizzerino Marco Odermatt. Fenomenale quest’ultimo, con svizzerate continue sul palo dalla partenza al traguardo, addirittura capace di guadagnare terreno a Hirscher nella parte finale del muro.

Grande notizia invece per i cultori dello Skiporn. Mauel Feller sembra essere tornato con una prova delle sue, fatta di un’intensità infinita e di pressioni brutali sulla spatola del suo esterno. Quarta piazza momentanea per il matador di Saalbach, seguito da un Kristoffersen molto provato nel finale ma che nella seconda sarà certamente l’uomo da battere.

Azzurri spaesati, mai in gara e con linee da 35 metri. Moelgg è ancora il migliore dei nostri, mentre a Tonetti e De Aliprandini si spegne la luce. Peccato per Simon Maurberger a ridosso dei trenta e ancora brillantissimo fisicamente nel finale.

Seconda manche alle 13.00 per la storia di Hirscher ma una generazione Z capitanata da Odermatt e River Radamus pronta a farsi largo. .

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