Degenkolb riabbraccia il suo amore. E’ lui il re di Roubaix.

Una tappa attesa, con una tensione tale da lacerarci per tutta la giornata. La frazione più temuta del Tour, un passaggio all’inferno fatto di 165 Km e venti settori in pavè. Medie folli, cadute, incidenti meccanici, modernità contro ciclismo eroico. Le pietre dei giganti, con Porte respinto già a mattino da una caduta, il Team Sky davanti in massa ed un Nibali timido. Sagan fa vedere tutto il giorno una freschezza allucinante, ma quando Lampaert accelera dorme, facendosi trovare impreparato nel momento peggiore. Bardet perde terreno, al pari di Uran. Una tappa piena di emozioni ma che alla fine avrebbe potuto fare più selezione tra gli uomini di classifica. Andiamo al pagellone:

John Degenkolb: e chi l’avrebbe detto? Nei giorni scorsi pensavamo alle docce del velodromo, della sua instagrammata con una birra appoggiata al muro dopo la Roubaix dello scorso anno trascorsa a rincorrere la forma migliore. Pensavamo al valore di questi luoghi rimasti vergini, dove la modernità non può invadere questo angolo di mondo dove  tutto è rimasto integro come prima. Bravo Dege, tu che concepisci questo ciclismo, tu che sei un duro come le pietre che hai riabbracciato dopo tre anni. Voto: 10

Greg Van Avermaet: come dare l’osso al cane. Vede due pietre ed è lì a mangiarsele. La solita volpe nel finale, abile a capire il momento adatto mentre Sagan era ancora lì seduto in poltrona. Nel finale non può nulla contro un torrente di Watt quale Degenkolb. Voto:9

Ives Lampaert: il futuro, il trattore fiammingo. Si infiamma davanti ai suoi tifosi, dimostrando di indossare la maglia di campione nazionale con le spalle belle larghe. Voto:8

Domenico Pozzovivo: vederlo davanti sulle pietre del nord ci ha fatto riflettere molto. Che ci sia un futuro da Fiandre per Pozzo? Forse la posizione in sella ha ammortizzato alla grande le vibrazioni del terreno. Voto: 8

Peter Sagan: che rammarico. Vederlo così, a 90 battiti per tutta la tappa fa male. Dorme nel momento peggiore, ma peto oggi ci ha fatto vedere una nuova cosa: lo scatto con i gomiti attaccati ai fianchi. Dopo il doppio dito tra casco e occhiale, la nuova chicca del bikeporn è questa. Lo scatto a gomito. Voto:6

Teejey Van Garderen: classico corridore che snobba il Giro d’Italia credendosi all’altezza del Tour. Alla fine, come accade da anni torna a casa con il body pieno di minuti. Voto:5

Chris Froome: la sua Sky fa un lavoro assurdo grazie a Kwiato e Moscon da applausi e lui cosa fa? Uno scatto ai meno 4 con Quintana a ruota. Tom Boonen da casa avrà avuto un mancamento vedendo questa azione. Voto:5

Vincenzo Nibali: pensavamo di vederlo guerriero e all’attacco, ma lo Squalo limita i danni. Voto:5

Rigoberto Uran: i suoi allenamenti sugli sterrati colombiani non hanno portato bene. Voto:4

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