F1 parole e pensieri sul caso Ferrari

Ferrari

“Non vincere il titolo mondiale per il decimo anno consecutivo, per un marchio come Ferrari, sarebbe un fallimento” Ferrari? È da titolo. Unico imperativo è vincere.” Parole e musica del presidente della Rossa, Sergio Marchionne.

Eppure, prima dell’inizio del campionato, nessuno (addetti ai lavori, giornalisti, tifosi…) imponeva alla Ferrari di vincere il titolo. Tranne il suo presidente.  Tutti sapevano che battere “quei mostri” sarebbe stato difficilissimo nell’immediato futuro, quasi impossibile. Il motto, fedelmente sostenuto da Maurizio Arrivabene, era “piedi per terra, testa bassa e lavorare.” Sembrano passati secoli, da quei tempi. All’improvviso “quelli là”, sì, proprio quelle astronavi tinte d’argento, parevano a portata di mano, a portata di Ferrari, perché “il presidente ha detto così”, e allora così doveva essere. E il cuore di tanti appassionati e tifosi tornava a battere, la piazza si scaldava.

Intanto, ai test in Catalogna di febbraio, i primi evidenti e preoccupanti problemi di affidabilità della nuova SF16-H. Chi tenta, timidamente, di manifestare inquietudine viene additato come gufo. Ma la Rossa sembra veloce, e allora ci pensa il presidente a portare serenità nell’ambiente, rincarando la dose dopo il gennaio di fuoco: “la Ferrari a Melbourne vincerà, ne sono certo”. Domenica 1 maggio Raikkonen è giunto al traguardo 3° con 32 secondi di ritardo dal solito Rosberg.

Certo, l’avvio di stagione è stato funestato da problemi tecnici, che non sono certo una giustificazione, ma sponda Hamilton sono sofferti anche dalla Mercedes e da sfortuna, vedi manovra di Kvyat in Cina e conseguente errore di Vettel, e le scelleratezze del russo ai danni di Seb proprio a Sochi, ma va riconosciuto che, forse, la Ferrari non è ancora riuscita a esprimere appieno il suo potenziale.

La classifica, però recita quanto segue:

Rosberg    100
Hamilton    57
Raikkonen 43

Le gare sono 21 ma Rosberg fa la lepre e pare già imprendibile. Il clima a Maranello è pesantissimo, e la pressione la fa da padrona. Ancora i vertici della Rossa ci credono, ma servirà una svolta, e subito. Il prossimo appuntamento è a Barcellona, pista favorevole, ancor più del circuito russo, alle frecce d’argento. In Ferrari porteranno aggiornamenti significativi sulla vettura, su tutti una nuova PU più potente e performante. Una vittoria, forse, potrebbe riportare il sereno nella tempesta in cui naviga e rischia di naufragare il team.

@tommygovoni

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