Il caso Sella Nevea e la classica porcata all’italiana

Giallo Sella Nevea

Lo scorso giovedì a Sella Nevea si è disputata la discesa libera che assegnava i titoli italiani giovani e assoluti. La vittoria è andata a Christof Innerhofer davanti a Peter Fill e Mattia Casse. Tutto nella norma, tre campioni che si confermano ai vertici, ma le sorprese arrivano nel podio giovani, soprattutto dal numero 40 in poi. Dopo i primi trenta concorrenti scesi, al comando della categoria giovani c’era Federico Paini, super favorito alla vigilia e bravo a confermarsi nonostante la pressione. In seconda posizione ecco la sorpresa di giornata Tobias Heel. Il fratellino di Werner, dopo aver sfruttato una bella luce fa un capolavoro chiudendo al secondo posto dopo aver comunque destato un’ottima impressione in prova.

Al terzo posto ecco  il veneto Mattia Trulla, che finalizza tutti i consigli del suo allenatore Walter Girardi, uno che sulla Canin di Sella Nevea fino a pochi anni fa combatteva con gli austriaci battendo Hannes Reichelt. Sembra tutto deciso, a Sella non accadono mai sorprese, troppo tecnica la pista per avere sogni di gloria senza un bagaglio tecnico adeguato. La mamma di Mattia incredula lo rincorre “sei il migliore!! non ci credo!” La sua gioia è incontenibile, i sacrifici di una vita per fare sciare il proprio figlio che vengono premiati con una medaglia importante. C’è anche il padre di  Asja Zenere a complimentarsi con lui “te si un grande! son proprio contento!”.  Sembra tutto deciso dunque:  Paini, Heel, Trulla . I big risalgono per la lisciatura mentre la gara scorre regolarmente, ma ecco che cambia qualcosa. Dopo il numero 40 qualcuno decide di spostare una porta a causa della pericolosità dovuta ad un terreno che non regge i passaggi degli atleti che scaricano watt importanti. Il risultato? Si inseriscono da dietro Molteni delle Alpi Centrali e Damian Hofer dell’armata Pfitscher, non certo due novellini. Alcuni rumors parlano che la porta doveva essere già spostata in precedenza, ma qualcuno ha obbiettato per non falsare la gara. Gli intermedi confermano quanto un passaggio possa cambiare il volto di una gara, con numerosi atleti che nell’ultima parte riescono a perdere solamente pochi decimi da Innerhofer.

Sella Nevea

A Sella Nevea gli uomini capitanati da Wedam e Spaliviero riescono sempre a fare un lavoro impeccabile. Ecco Alessandro Limongi con Andrea Berra.

Tra gli addetti ai lavori non c’è stata alcuna polemica di rilievo, chi per disinteresse, chi perché la situazione e il risultato andavano comodo. Ora, pensando a Heel e Trulla, è proprio il caso di dire che è stata commessa una porcata all’italiana. Proprio perché in partenza c’erano ancora atleti di spessore come Molteni e Hofer assieme a tanti altri, quel passaggio non andava cambiato. Quest’anno a Kitzbhühel nel giorno della vittoria di Peter Fill in una giornata pericolosissima, nessuno si è sognato di spostare il passaggio in cui Svindal, Reichelt e Streitberger hanno rischiato la vita. Quel giorno la gara dopo il numero trenta venne interrotta, con la gioia di Peter e con il rammarico di atleti come Mattia Casse che in prova si trovava al comando. Giovedì se le condizioni erano così al limite, la gara andava sospesa. Non è possibile assegnare un titolo italiano giovani in questo modo, è ingiusto nei confronti degli atleti e delle famiglie che fanno sacrifici enormi per praticare questo sport.

Che questo episodio serva da lezione per il futuro, questa volta a pagare sono stati Heel e Trulla. Il prossimo anno sarebbe meglio organizzare i campionati italiani giovani separatamente. Magari accade che il titolo lo vince qualcuno da dietro grazie alla pista che si velocizza o alla visibilità che muta, al tempo non si comanda. Quando però il destino di uno sciatore è nelle mani di qualche ignorante con una chiave ed un trapano in mano, noi non possiamo tollerarlo.

@bauerdatardaga

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *