Jansrud bissa Val d’Isere. Eterno Peter Fill.

Kjetil Jansrud

La prima tappa di velocità di Coppa del Mondo parla ancora Norvegese, con i due vikinghi Kjetil Jansrud ed Aksel Lund Svindal che, dopo la doppietta di ieri davanti al nostro Domme Paris, si riconfermano sul podio anche quest’oggi. Sulle nevi francesi di Val d’Isere è andata in scena la prima gara della “curva madre” che ha dato le prime conferme sullo stato di forma degli uomini più veloci al mondo con gli sci ai piedi. Due podi per casa Italia con il terzo posto in superg di Paris ed il secondo posto in discesa dell’ eterno Peter Fill. L’ Italjet si conferma ancora una volta in velocità la squadra da battere, ovviamente dopo i maestri di questi disciplina negli ultimi anni: i Vikinghi Norvegesi. Ma andiamo al pagellone:

Kjetil Jansrud: è il Re indiscusso delle curve lughe. Un uno-due incredibile portandosi a casa 200 punti come niente fosse e mettendo parecchia pressione sulle spalle di Hirscher in vista della generale. A Sankt Moritz farà piazza pulita, l’organizzazione ha già inciso il suo nome sui metalli pesanti. Voto 11

Aksel Lund Svindal: immortale il gigante norvegese. Dopo l’infortunio della scorsa stagione, dove nell’ Hahnenkamrennen si ruppe il crociato, e dopo l’ instagrammata doverosa nella camera d’ospedale insieme ad Hannes Reichelt e a Georg Streitberger, è tornato a salire sul podio per due volte di fila. Immenso Aksel, ti aspettiamo presto sul gradino più alto, magari a Kitz dove l’anno scorso ti rialzasti con un ginocchio a pezzi tra il boato di 100.000 austriaciVoto 10

Peter Fill: una persona normale a 34 anni dopo aver vinto la standing di discesa si sarebbe ritirata in grande stile, godendosi la gloria sulla propria RS6 d’orata firmando autografi ai fan e girando spot pubblicitari. Ma nonno Peter sembra avere ancora fame di successo e siamo sicuri vorrà difendere il suo pettorale rosso fino alla fine. Un secondo posto che vale la gioia di una vittoria. Voto 9

Bostjan Kline: tre colossi di questa disciplina gli negano la gioia del podio. Ma lo sloveno classe 1991 rappresenta il futuro mondiale delle discipline veloci. Il già vincitori di un titolo ai Mondiali Junior raccoglie un quarto posto che vale una carriera intera. Diamogli tempo, il podio arriverà. Voto 8

Emanuele Buzzi: il Sappadino classe 1994 sembra non aver paura di nessuno. 30esimo in super e 22esimo in discesa. Due volte a punti in questa prima tappa di Coppa del Mondo non guardando in faccia nessuno. In casa Italia è una delle pedine più importanti sulla scacchiera, anche se la stagione è ancora lunga per poter tirare le somme già dopo la prima due giorni di velocità. Voto 8

Plotone Austriaco: il Wunder Team sembra non essere più quello delle scampagnate in albergo in bicicletta alle tre di notte e le tutine non fischiano più. Baumann è un plinto di cemento come se avesse ancora i Blizzard sotto ai piedi. Hannes Reichelt ci è parso veramente arruginito, i giovani fanno fatica e Mothl pesa quasi 200kg. Gli austriaci forse stanno pagando l’immensa mole di ghisa sollevata nelle foreste austriache durante l’estate. Ma siamo sicuri che a gennaio, in casa loro, non deluderanno. Voto 5

 

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