LUKAS HOFER: “VOGLIO TORNARE SUI MIEI LIVELLI”

A un paio di settimane dall’inizio della Coppa del Mondo di biathlon abbiamo contattato Lukas Hofer, che ci ha risposto direttamente dalla Norvegia dove sta svolgendo gli ultimi allenamenti di rifinutura prima dell’ufficiale inizio della stagione. Il talento immenso di Anterselva, classe 89, tesserato col CS Carabinieri, ci racconterà nelle prossime righe quello che dobbiamo aspettarci da lui nei prossimi mesi.

Ciao Luki, come stai? Raccontaci com’è andata la preparazione estiva-autunnale e spiegaci su quali aspetti hai lavorato maggiormente.

“Quest’anno finalmente sono riuscito ad allenarmi come da programma senza grossi intoppi. L’unico periodo nel quale non sono riuscito a lavorare come previsto è stato a inizio preparazione, durante il primo ritiro con la Nazionale a Seefeld, dove ho preso una distorsione alla caviglia destra. Senza aver fretta di tornare al top fin da subito ho attraversato questo periodo e sono ritornato in poco tempo ad allenarmi di nuovo duro come piace a me.
Ho lavorato un sacco sulla ricerca della continuità delle buone sensazioni, sia sugli skiroll che al tiro; concentrandomi in maniera maggiore rispetto agli scorsi anni sulla tattica di gara, cercando di mantenere energie preziose per poter dare tutto dopo l’ultima serie al poligono”.

La stagione è ormai alle porte, hai qualche obbiettivo particolare in mente?

“L’obbiettivo principale è quello di partire bene fin da subito, con la massima tranquillità e serenità, per poter ritornare sui miei livelli senza grossi pensieri! Fondamentale poi sarà trovare una continuità nei risultati di alto livello, evitando i continui sbalzi prestativi che hanno caratterizzato fino ad ora la mia carriera. Sono certo che posso farcela, ma non devo assolutamente fasciarmi troppo il cervello”.

Questo sarà l’anno pre Olimpico ma pure quello del Mondiale di Hockfilzen. Sei già stato capace di salire sia su un podio Iridato (bronzo Mass start Khanty Mansijnsk 2011), che Olimpico (Sochi 2014).Qual’è la medaglia che ancora ti manca per poter dire di essere totalmente soddisfatto?

“Beh, sarebbe bello indossarne una per colore (sorride, ndr). Ma sappiamo benissimo che questo è l’obbiettivo di tutti gli atleti di ogni disciplina, così come sappiamo benissimo che il livello internazionale del biathlon è in continua crescita. In ogni gara possono vincere in 40 e quindi è dura pensare solamente all’obbiettivo medaglie. Quello a cui ci tengo davvero è riuscire a tornare sui miei livelli al più presto, il resto non conta”.

La squadra maschile quest’anno dovrà fare a meno di un atleta esperto come De Lorenzi, ritiratosi dall’agonismo in primavera. Pensi che riuscirete comunque ad essere fin da subito ad alto livello con le nuove leve in staffetta? Come hai visto lavorare i giovani Bormolini e Montello?

“Secondo me possiamo giocarcela anche noi quattro fin da subito, perchè tutti abbiamo già fatto esperienze in staffetta, e sono sicuro che insieme possiamo lottare come gli anni scorsi! Abbiamo lavorato tutti quanti benissimo insieme, ci siamo sempre dati una grossa mano cercando di scambiarci continuamente consigli. Ho visto molto bene sia Bormolini che Montello durante la preparazione, si sono entrambi impegnati a fondo senza mai mollare un colpo. Siamo una squadra giovane e con pochi elementi a disposizione, ma non per questo siamo meno forti degli altri”.

Cosa manca a un talento cristallino come il tuo per poter trovare la costanza in Coppa che altri anno trovato con meno potenzialità delle tue?
“Analizzando il mio passato sportivo devo ammettere che è stato caratterizzato da troppi alti e bassi, con discontinuità sia al poligono che sugli sci. Devo solo mettermi in testa che il trucco per fare il salto di qualiità definitivo è solamente il fatto di mantenere la calma per poter dare il massimo in ogni competizione. Devo assolutamente mettermi in testa che ci vuole pazienza, e che prima o poi, lavorando sempre duro, i risultati arrivano!”

Ci hai onorato della tua presenza alla Transcivetta Karpos 2016, correndo e vincendo la gara coi nostri colori. Raccontaci qualche particolare di quella giornata.

“La corsa in montagna é sempre stata una delle mie passioni più grandi, e sono sicuro che in futuro sarà il mio hobby preferito. La Transcivetta è stata la gara più bella e spettacolare che abbia mai fatto, e ne ho fatte un paio nella mia vita…Nonostante sia tornato a casa con i piedi rovinati dalle vesciche che mi hanno costretto a qualche giorno di stop, sono stato davvero contento di aver partecipato e aver vinto. L’unico rammarico è il record della corsa sfiorato. Ma fà niente, torneremo nel 2017 per fare ancora meglio!”

Chi vincerà la prossima Coppa del Mondo?

“Secondo me il mio coetaneo tedesco Simon Schempp, se riesce a non ammalarsi, come spesso gli accade durante la stagione. Poi ovviamente spero di potergli rompere le palle anch’io ogni tanto!”

Che personaggio Hofer! Un mix di carisma e talento che nei prossimi mesi ci farà sicuramente gasare un sacco! Noi diciamo che la Coppa la vincerai tu! Facci sognare Luki!!!

@mircoromanin

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *