Qual’ è il futuro per lo sci azzurro?

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Oggi in Val Senales abbiamo sofferto una giornata d’altri tempi con temperature proibitive, il termometro infatti segnava -18 quando il Nostro Futuro prendeva la funivia per salire sulla Leo Gurschler a scaricare watt in vista della trasferta scandinava.

Dopo un’annata piena di successi e soddisfazioni, è doveroso riaprire un ciclo vincente già dall’opening continentale in Norvegia. Agli ordini del boss Alexander Prosch, abbiamo incontrato anche un pensieroso Simon Maurberger, deciso a riprendersi un pettorale nella massima serie, il quale non sarà sulle sue possenti spalle a Beaver Creek. Tuttavia Maubi rimane il capitano, sarà lui il faro della nostra spedizione. Alla ricerca della verità invece, ecco Giulio Bosca: “Ho capito, dopo questi due anni americani, che la Coppa Europa è un altro sport, l’unico che può aprirti le porte della Coppa del Mondo”. Nella top15 della startlist di gigante vedremo Alex Zingerle e Daniele Sorio, entrambi decisi a non perdere il treno che conta, ma visto il livello tecnico mostrato quest’oggi, la strada sembra quella giusta. Outsider della competizione saranno il parmense Rocco Delsante, a caccia di conferme dopo il finale straripante della scorsa stagione, e il ladino Hannes Zingerle, che sta cullando il sorpasso sul fratello maggiore. Speranzoso infine di una chiamata la new entry della squadra C Giulio Zuccarini, che solo un paio di settimane fa volava sulla Leo Gurschler stampando i migliori tempi.

Sulla carta in slalom dovremmo essere leggermente meno competitivi rispetto al gigante, ma abbiamo comunque molte frecce da scagliare dal nostro arco. Dietro al capitano Giordano Ronci, ecco una moltitudine di atleti pronti a mettersi in mostra: Hans Vaccari, ingiustamente escluso dal concorso militare dell’esercito, Federico Liberatore, che ha già assaggiato l’aria della Coppa del Mondo a Schladming ed in certe situazioni si è dimostrato al livello del coetaneo Tommaso Sala, Fabian Bacher, che pare in grande spolvero, e ultimo ma di certo non per il valore Stefano Baruffaldi, che un paio di mesi fa guardava dall’alto in basso un certo Manuel Feller.

Orfana di Buzzi, Battilani e Bosca, la squadra di velocità riparte da zero, ma Matteo De Vettori pare in grado di poter continuare la striscia vincente. Voglia di resurrezione anche per il dinosauro valdostano Federico Paini. Florian Schieder rappresenta una certezza sui pendii tecnici, mentre è tutto da scoprire Christoph Atz. Dopo un anno di apprendistato, ci si aspetta il definitivo salto di qualità per Nick Tuono Cerbo, e tra i fuori squadra Davide Cazzaniga e Pepe Zazzi cercano la consacrazione nei top30.

Nonostante la Federazione riceva critiche quotidianamente dalle testate giornalistiche, il futuro dello sci italiano si prospetta roseo.

@bauerdatardaga/@michelangelotentori

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