Il ritorno di Myhrer. Il pagellone dello slalom delle finali

Andre Myhrer

E così si è conclusa anche questa edizione della Coppa del Mondo di sci alpino, un’edizione condizionata sicuramente dalle condizioni metereologiche non sempre favorevoli e dai parecchi infortuni soprattutto per quel che riguarda le discipline veloci, ma che si è conclusa nel migliore dei modi oggi con lo slalom di St. Moritz. Uno slalom sicuramente molto facile che ha visto il ritorno di uno dei grandi specialisti, Andre Myhrer, e che ha incoronato Kristoffersen come dominatore delle porte strette e Hirscher per la quinta volta consecutiva nell’overall. Eccovi la pagella di giornata:

Andre Myhrer: dopo un anno di appannamento totale dovuto principalmente al passaggio a Head, pare aver trovato finalmente la quadra con i suoi materiali. Il vincitore della coppetta nel 2012 è tornato a far paura, soprattutto nelle parti pianeggianti e dove c’è bisogno di far correre lo sci come nelllo slalom odierno. Grazie al lavoro duro svolto in questi due anni è riuscito a risollevare non solo se stesso, ma anche la ditta di Voralberg, mai così in alto in slalom. Voto 10

Marcel Hirscher: fino alla fine, come al solito, sempre lì davanti. Come gli hanno scritto sulle solette dei suoi Atomic all’arrivo, grazie Marcel, anche quest’anno sei stato il migliore, per la quinta volta consecutiva. Un altro record raggiunto, grazie ad una tenuta mentale impressionante e a una continuità di risultati da pelle d’oca. Voto 10

Marcel Hirscher

Marcel Hirscher con la quinta coppona

Sebastian Foss Solevaag: abbiamo parlato di Head e Atomic, ma oggi va omaggiata a dovere anche la marca di scarponi Dalbello che raggiunge il primo podio della sua storia grazie al norvegese classe ’91, che quando c’è da spingere sui piani è sempre tra i migliori. Voto 9

Sebastian Solevaag

Solevaag in azione

Julien Lizeroux: ma che forma ha addosso la vecchia volpe transalpina? 36 anni passati e non sentirli, il prossimo anno ti vogliamo rivedere sul podio! Quarto posto da incorniciare. Voto 8

Patrick Thaler: un altro che di certo ha voglia di andare avanti e non guarda certo la carta d’idendità è il nostro senatore della Val Sarentino, che caccia una seconda manche capolavoro e si piazza nei top10 ad un solo secondo da Myhrer. 38 anni e decimo posto nella classifica di specialità, cosa chiedergli di più? Voto 8

Henrik Kristoffersen: un 19esimo posto che non rende affatto giustizia al dominatore di stagione, anche se ormai anche i sassi sanno che ha corso influenzato. E adesso? Si prospetta un’altra estate di duro lavoro per il vikingo classe ’94, che insieme al capitano rientrante Aksel Svindal proverà la prossima stagione a contrastare il culturista di Annaberg. Voto 6

Daniel Yule: prima manche stratosferica chiusa in testa, la seconda torna sui suoi standard. Peccato per il rossocrociato classe ’93, ma non era ancora matura. Sarà da tenere d’occhio la prossima stagione. Voto 7

@mich_garbin

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