Viaggio d’infanzia: il pagellone della Chia Ganten Week

Parliamo spesso di futuro, di ignoto, d’avanguardia da scoprire, dimenticandoci dei tempi delle mele, della giovinezza e di quel periodo in cui vivevamo fuori soglia senza rendercene conto. I tempi in cui non esisteva la sveglia al mattino, quando l’unico pensiero era raggiungere il primo campo da calcio e giocare fino a quando non si vedeva più il pallone. Il tempo in cui dovevamo ancora scoprire e conoscere il nostro nemico più grande: l’acido lattico. Solamente prima di incontrarlo siamo stati più forti di lui, dovendoci arrendere ad una convivenza per il resto dell’esistenza da quando ha voluto mettere piede dentro i nostri corpi.

La scorsa settimana tuttavia abbiamo riassaporato quei tempi alla Chia Ganten Week. Una settimana in Sardegna all’insegna della libertà, dei fuori soglia, delle specorate in riva al mare e al cibo sardo. Atterrare a Cagliari ed uscire dall’aeroporto El Mas è stato come ritornare all’infanzia. La base a Domus de Maria, quel campo da calcio che diventa il Chia Laguna Resort dove arrivi al mattino pronto a scaricare Watt ed il menù lo decide Follow Your Passion con Giacomo Chieffi e le sue muse Olimpia Mariani e Sara Longoni . Le uscite in bici senza una meta, senza un programma definito, aggrappati solamente al nostro serbatoio riempito da pesce, pecorino, Carasau e Ichnusa Lemon. Open Water, Granfondo, Triathlon e mezza maratona. Quattro eventi in una terra magica, una settimana che non dimenticheremo mai, terminata nel momento in cui l’aereo che ci riportati alla terra ferma è decollato da Cagliari. Grazie Follow Your Passion, grazie Sardegna, ci vediamo il 23 giugno sotto al tetto d’Europa a Courmayeur con La Mont Blanc, ma andiamo al pagellone:

Roger Claesson: che cosa ci fa uno svedese nel Sud della Sardegna quando l’amatore medio italiano va in crisi non appena sente di dover prenotare un aereo. La mentalità scandinava, un fisico da fondista che ritrovatosi senza neve nel suo paese ha sentito il richiamo della Sardegna. La GF CHIA 2019 è sua, padrone assoluto. Voto:10

Marino Vanhoenacker: dal Belgio con amore. Un triathleta completo, capace di mettersi alle spalle un highlander come Daniel Fontana. Ed ora tutti a Kona. Voto:10

Bruno Garatti: la volata è roba sua grazie ad uno sprint impetuoso. Voto:9

Matteo Mascia: fa la fagianata giusta, quella a cui nessuno dà credito. Nel saliscendi in riva al mare verso Chia è magistrale nel gestire tutto il vantaggio accumulato. Voto:10

Andrea Pisanu: sulla salita di Teulada  dopo il forcing dello Swatt Club è lui ad aprire il gas. Saltano tutti in aria sotto i suoi rilanci. Il più forte di giornata è lui. Voto:8

Paolo Murroni: un pozzo senza fine, generosissimo per tutta la gara. Si arrende ai crampi nel finale, ma che carattere. Voto:8

Alessandro Tomaiuolo: non crede in Dio, crede nei Watt, nelle catene rotte a forza di wattaggi e nell’agonismo. Uno che fa dello sport un’ossessione, uno che si nutre di sfide. Voto:8

Carlo Beretta: la Sardegna dopo il decimo posto nella Granfondo lo ha messo davanti a un bivio. Vedremo nelle prossime settimane quale strada avrà scelto, New York ci darà la risposta. Voto:7

Timothy Bonapace: soffre i cambi di ritmo sui colli sardi, le aride pianure del Sulcis lo inquietano a confronto delle foreste Dolomitiche. La Sardegna tuttavia gli dà una nuova vita, un’altra possibilità: il Triathlon. L’esordio ed il motivo lo racconteremo in un libro tra qualche anno, ma sulle spiagge di Chia potrebbe essere nato qualcosa d’importante. KONA non è così lontana, l’ Ötztaler un assillo continuo fino al giorno in cui scollinerà il Rombo. Voto:7

Omar Vargiu: l’uomo più atteso, temuto e marcato della Sardegna. Nei paesi isolani ha più tifosi che richieste per il reddito di cittadinanza. Un’icona dell’isola che voleva un sigillo importante. Rimandato al 2020. Voto:6

Enzo Bergamo: credeva nel colpaccio, sembrava sereno al punto giusto. Giornata no per il nostro portacolori, continuamente a rincorrere il “Toma” come un’ombra. Voto:6

Amatori Sardi: Ajoooooo facciamo una doppiaa!! Ajooo. Un popolo euforico, sul bikeporn bisogna ancora lavorare ma vorremmo vivere settimane così più spesso. Ci vediamo al Giro delle Miniere. Voto: 10

 

 

 

 

 

 

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