Vuelta Espana: Landa tocca a te

Ci siamo, anche La Vuelta Espana sta per avere inizio, come di consueto a fine agosto, con il classico caldo spagnolo a scagliarsi sulla schiena dei corridori mentre percorrono deserti e strappi al 20 % disegnati appositamente per Purito Rodriguez . La Vuelta è così, ogni anno è l’ultima spiaggia, una corsa in cui molti corridori si buttano con l’intento dell’effetto sorpresa, salvo essere respinti dalla strada dopo poche tappe perché la testa e le energie nervose non sono sufficienti. Quest’anno il copione sembra essere lo stesso: Froome, Contador, Quintana,  Landa, Valverde, Meintjes, Kruisjwisjk, tutti nomi da far tremare chiunque, tuttavia contrariamente al Tour de France dove questi corridori arrivano ogni anno attraverso una preparazione adeguata, alla Vuelta regna l’incertezza.

Froome è uscito da Rio con le ossa rotte, Valverde è fuorisoglia dalle Ardenne, Quintana è un tabù e Contador sarà motivato? Ecco che Landa può rappresentare il vero uomo da battere, al Giro prima di cadere il quella crisi fatale era davvero pericoloso, al Tour ha lavorato senza stancarsi troppo ed ha avuto il tempo di preparare la corsa spagnola a dovere. Il Team Sky lo ha voluto a tutti i costi per avere una valida alternativa a Froome, il basco finora non ha però convinto. Su di lui ora incombe l’ombra di Diego Rosa, dato in uscita dall’Astana. Caro Mikel tocca a tè.

Nella foto: Mikel Landa durante la tappa del Mont Ventoux al Tour de France. Photo: Solowattaggio

@bauerdatardaga

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