Wahnsinn Felix a Levi! È il Pavone Bavarese a fare Skiporn

Vi avevamo preannunciato che sarebbe stato il Week-end della penombra, degli aratori di pianure, quello dell’apertura delle danze degli slalomisti, il Week-end che se hai paura, stai a casa. È andata così, perché aprire il cancelletto della Levi Black credendo di poter amministrare qualcosa è un po’ come pensare di arrivare al traguardo sfidando il destino alla Manuel Feller.  Una gara ricca d’interpretazioni, ognuna dedita a sviluppare il maggior Wattaggio possibile sul piano lappone, con la tracciatura della prima manche per mano del nostro Daniele Simoncelli a regalare una seconda frazione con venti atleti a giocarsi il podio. I due dossi iniziali e quello finale hanno regalato le uniche emozioni di giornata, punti in cui il Pavone Bavarese Felix Neureuther non ha lasciato nulla ai suoi avversari, mentre a rimetterci sono stati Hirscher, Myhrer e Feller su tutti. Sul podio ecco un altro nostro pupillo, uno che lo Skiporn lo crea: Matthias Hargin. Un bravo non basta, mentre Hennrik Kristoffersen è ancora lì sul podio, ma andiamo al pagellone:

Felix Neureuther: la solita fluidità, i soliti piedi incollati al terreno. Che cosa c’è di nuovo oltre al suo marchio di fabbrica? Una potenza mai vista prima, protagonista della sua resa in entrambe le manche sui piani. Sul muro è il solito Neureuther, pulito come le ali del Lufthansa che questa sera lo riporterà a Garmisch. Ci vediamo a Campiglio Pavone Bavarese, a casa tua. TOI TOI TOI Felix. Voto:10

Matthias Hargin: dopo un’estate di girate, slanci, air squat e sedute di Crossfit portate all’esasperazione, in cui quando i muscoli  totalmente intossicati d’acido lattico bruciano cellule celebrali e di foto con la sua fedele Nikon sopra i 2.000 metri, ecco sul podio lo Skiporner svedese. Una pista che ha frenato e non ha fatto emergere le sue vere doti, ciò che  farà vedere tra dicembre e gennaio sarà qualcosa di epico, ma questo Hargin con i piedi più larghi del solito fa paura a tutti. Voto:9

Henrik Kristoffersen: dopo un’altra telenovela estiva con la federazione norvegese eccolo nuovamente sul podio. Due anni fa impressionò tutti, oggi l’impressione che i lupi alle sue spalle siano ormai in scia.  Voto:8

Manuel Feller: lo avevamo lasciato ad Aspen da spostato mentale, lo ritroviamo uguale dopo mesi in cui ha raggiunto l’apice con un video di promozione alle Olimpiadi di Innsbruck 2026. Una prima manche macchiata d’errori, per poi sparare tutto in una seconda  stratosferica. La sequenza da metà muro fino all’inizio del raccordo finale è una combinazione di tecnica e Watt. La sua gara finisce sull’ultimo dosso, ancora il solito errore: una ceduta e gli Atomic che lo catapultano in tribuna. Dovrà trovare in poche settimane l’equilibro con i materiali, le sue aste sono due potrelle, reggerebbero perfino al posto dei piloni sul Ponte EuropaVoto:8

Luca Aerni: attenzione allo svizzero, a tutta la squadra  svizzera. Una quarta piazza a Levi in un terreno non suo, sarà lui la sorpresa stagionale? Voto:8

Daniel Yule: anche lui ritorna a casa con grandi ambizioni. Un quarto posto che gli va stretto in seguito ad un grave errore nella prima manche. Lo scorso anno fu protagonista allo Swatt Corner al Piano 54, quest’anno il podio sembra maturo. Voto:8

Simon Maurberger: Dopo aver preparato questo slalom con la t shirt Skiporn durante alcune sedute di ripetute sulla sua Daum, eccolo protagonista a Levi. Una prima manche stupefacente, solido e performante al punto d’arrivare in fondo al piano con due decimi di ritardo. Un’internata lo fa uscire di scena, ma Maubi è pronto ad esplodere. Voto:7

Marcel Hirscher: nella prima manche ha fatto ciò che non ha mai fatto nella sua vita: ha stupito se stesso. Avrà anche inciso molto la tracciatura, ma il più forte di tutti i tempi anche oggi ci ha fatto vedere qualcosa di diverso. Nella seconda commette due errori imperdonabili, ma tra due settimane lo rivedremo sul solito gradino, quello più alto. Voto:7

Andre Myhrer: a Sölden Walter Girardi ci aveva raccontato di un Myhrer in grande forma. Una gara delle sue, con propulsioni sui piani brutte da vedere ma estremamente efficaci. Esce di scena a poche porte dal traguardo ma attenzione, lo svedese è tornato ed in gigante potrebbe stupire tutti. Voto:6

Manfred Moelgg: ci si aspettava molto da Manni, lui in primis si aspettava qualcosa di più. Il ritmo c’è, ci rivediamo a Val d’Isere. Voto:6

Skiporn Italia: La prima gara della stagione ci ha fatto stilare le prime classifiche di Skiporn visto in pista. Nella giornata del bianco teutonico e dell’eleganza svedese, i nostri azzurri si sono presentati con unasulla schiena. Una cerchiata, simile a quella che eravamo soliti comprare da piccoli al tabacchino ed attaccare sul vetro posteriore della macchina ogni qualvolta si andava all’estero. Siamo il paese della moda, ma lo Skiporn è ancora lontano. Voto:3

 

 

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