DOVIZIOSO, CAPITANO DELLA SPEDIZIONE MONDIALE ITALIANA. LE PAGELLE DI LOSAIL

Pronti via, e si riparte esattamente da dove avevamo interrotto. Dovi contro Marc, e un Vale sul pezzo. Le tante sorprese da dietro fanno sperare in una stagione pienissima da marzo a novembre.
Bando alle ciance, ecco le nostre pagelle.Andrea Dovizioso: 10
È il più veloce, e vuole dimostrarlo. La ricerca di una rivincita dall’anno scorso è la motivazione che  lo spinge a sprigionare il cavallo nero – irrazionale – che porta sul casco, ormai nascosto dallo sponsor Red Bull.
Non dimentica però le sue origini da pensatore e gestisce la gomma come nessun altro, confermandosi animale testa del gruppo.

Marc Marquez: 9
A differenza dell’anno scorso fa il cabroncito ed apre il gas anche nelle zone ad alta infiammabilità.
Venti punti sudati, arrivati in terra nemica, che valgono tantissimo e che dimostrano come il favorito iridato sia proprio il 93.
Un plauso, poi, alla platea qatariota, che ci ha ricordato come si fischia un antisportivo.

Valentino Rossi: 8.5
Dopo la notizia del rinnovo fino al 2020, la Yamaha di Rossi è risultata spesso nella parte alta delle classifiche: che abbia firmato anche per lo sviluppo plenario della moto?
Aldilà di questi pettegolezzi da paddock, Vale ha dimostrato di esserci, e di essere in piena lotta per il mondiale. Un gradino sotto ai due leaders negli ultimi giri, ma alla chiamata del 2018 lui, con tutta l’Italia, ha risposto: 《presente!》.

Cal Crutchlow: 8
Ottima prova per il britannico che dà paga a Pedrosa e porta a casa un quarto posto che fa morale.
D’altronde la Honda 2017 era un prodotto molto interessante, e chissà se Cal riuscirà a portarla in alto come fece due anni fa.

Johan Zarco: 6
Martella per tutto il weekend ma proprio sul più bello mette da parte le sua “guida dolce”, andando a danneggiare la gomma. Strappa una sufficienza solo per il giro record fatto registrare nelle qualifiche.

Jorge Lorenzo: 4
Imbarazzante.
Risucchiato nel gruppo prima di subito, non è mai all’altezza della moto che guida, suscitando la vergogna di tutti i ducatisti italiani.
Chiude la sua agonia con una caduta, data da un problema ai freni. Forse sarebbe meglio toccarli meno, quei freni.

Casa Italia: 7
Iannone, Petrucci, Morbidelli: questi nomi sono musica per le orecchie degli italiani, che possono aspettarsi qualcosa di grande da questa banda.
Proprio loro rappresentano i portabandiera di una scuola che sta facendo sempre più tendenza nelle classi minori.
A proposito, ci tenevamo ad esprimere il nostro entusiasmo per il terzo posto di DallaPorta in Moto3, e la doppietta tricolore della Moto2, con Bagnaia e Baldassarri.

Ci vediamo in Argentina!

C. Cordone

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