I watt per vincere le pietre della Roubaix

Hayman watt roubaix

Abbiamo già analizzato i dati di Andre Greipel, ma questa volta abbiamo sotto mano i watt del vincitore della Roubaix Mathew Hayman, autore di un capolavoro sulle pietre francesi. E chiaramente ha sprigionato una potenza da vero signore del nord. Grazie a Training Peaks di AJ Johnson il mondo del ciclismo può capire quanto sia dispendioso vincere una corsa del genere. Ah, dopo il km 170 il suo sensore della velocità ha smesso di funzionare a causa delle vibrazioni, o forse per i troppo watt scaricati.

Il 37enne della Orica Green-Edge pesa circa 81-82 kg (non è stato specificato il peso esatto del corridore) ed è alto 190cm e come il Gorilla utilizza anche lui un misuratore di potenza SRM PC8. La potenza media durante le 6 ore di gara è stata di 313 watt, mentre la potenza normalizzata è stata di 347 watt. La potenza normalizzata solitamente viene calcolata in automatico dai vari software e serve per avere una misura migliore per quantificare il lavoro svolto.

Ma analizziamo il momento clou della gara: Tom Boonen prova la sparata decisiva a 2 km dal traguardo, Hayman spinge più che può per rientrare e per 10 secondi circa mantiente una potenza di 871 watt, che  rapportati al peso danno 10.6 W/kg, e in questo momento il picco massimo raggiunto è stato di 1227 watt. Ma non è finita. Hayman entra nella scia di Boonen e attacca subito: l’SRM arriva di nuovo a segnare 1145 watt nei primi metri dello scatto e l’australiano poi tiene 540 watt per 30 secondi. Dopo 250km di corsa, sulle pietre, nel fango.

E poi arriva il momento di gloria, la volata nel velodromo; un fotogramma che ha fatto venire la pelle d’oca al popolo australiano e non. 20 secondi spingendo 884 watt medi (10,8 W/Kg) con il picco decisivo per la vittoria di 1234 watt. Numeri pazzeschi, ancora una volta. Chapeau Mathew.

 

@carloberry

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