Infortunio De Aliprandini, non era meglio far correre Bosca?

La maratona di tappe italiane è quasi giunta al termine, ci sarà il recupero dello slalom di Zagabria a Santa Caterina, a nostro giudizio ridicolo per la location, ma oggi vogliamo parlare dell’infortunio capitato a Luca De Aliprandini nel superg della Val Gardena. Avete visto tutti cosa è successo a Luca, sfortuna nera per lui, ma ancora una volta dobbiamo evidenziare la scelta tecnica di farlo correre sulla Saslong, solamente due giorni prima di un gigante importantissimo come quello della Val Badia. Pochi giorni prima infatti, nei due superg che hanno aperto la stagione della Coppa Europa a Soelden, il milanese Guglielmo Bosca aveva destato un’ottima impressione facendo addirittura un quinto posto. Senza dimenticare la medaglia di bronzo agli Assoluti della scorsa primavera su una pista tecnica come la Canin di Sella Nevea.

A nostro avviso Guglielmo avrebbe avuto le carte in regola per correre e ben figurare sulla Saslong, facendo risparmiare energie a De Aliprandini. Luca, già in un superg tecnico come quello di Beaver Creek non aveva dimostrato grandi cose, come avrebbe potuto farlo su un’ “autostrada” come la Val Gardena? Che senso aveva correre un superg dopo essere uscito di scena già in due giganti nel corso della stagione? Se non corre Hirscher dopo aver vinto il superg precedente, per quale motivo si fa correre De Aliprandini? anche una top 30 non gli sarebbe servita a nulla in una stagione che lo vede rientrante dopo l’infortunio.

Non è chiaramente colpa di chi l’ha fatto correre l’infortunio capitatogli, ma resta il fatto che in questo momento abbiamo Bosca che ha perso l’occasione per fare esperienza in Coppa del Mondo, e De Aliprandini debilitato. Auguriamo a Bosca di esordire al più presto nel circuito maggiore, e a “finferlo” di ritornare a farci vedere “CASE MAX” come a Val d’Isere.

@bauerdatardaga

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