Gareggiare in Italia, davanti al pubblico di casa, su una pista al debutto in Coppa del Mondo, riuscire a vincere e centrare pure un terzo posto non è cosa da poco. Eppure oggi a Kronplatz è accaduto tutto questo. Sulla mitica Erta. Una pista dura che, una volta aperto il cancelletto di partenza, propone un tratto piuttosto semplice in cui scaldare i motori, per poi immetterti in alcuni dossi insidiosi e catapultarti infine sul muro finale. Una grande e difficile pendenza che si affaccia come un balcone sul traguardo, il tutto complicato nella seconda manche dall’ombra che nell’ultimo tratto ha messo in difficoltà molte. Ma non Federica Brignone e Marta Bassino che hanno chiuso al primo e terzo posto, dopo una gara in cui sembrava che nessuno potesse migliorare il tempo della svedese Hector.

Per le nostre ragazze oggi poteva non essere facile. Dopo l’ottima prima manche confermare i piazziamenti era cosa non banale. Si respirava davvero grande aspettativa, perché si correva in Italia, perché battezzare alla grande questa pista sembrava quasi un dovere, perché il pubblico (veramente tanto per una prima edizione) lo chiedeva a gran voce. Ma soprattutto sembrava che le ragazze lo dovessero a se stesse. Tanta pressione quindi, che poteva non essere semplice gestire. Il boato che si sentiva fin su’ al cancelletto di partenza poteva far tremare le gambe. Ma Federica e Marta sono rimaste lì, concentrate sull’unica cosa che era importante fare, sciare come sanno, senza preoccuparsi dei “se” e dei “ma” che le avrebbero potute sì portare al traguardo ma certamente fuori dal podio. Non solo. Sono riuscite a trasformare questa attesa e questa tensione in energia positiva, una carica che ha consentito loro di mettere sulla neve una prestazione fantastica soprattutto nelle ultime porte, dove hanno davvero spinto come poche, proprio davanti a quel pubblico che tanto si aspettava da loro.

È proprio il caso di dirlo: oggi i watt sono rosa!