Maratona dles Dolomites 33. Il pagellone del giorno dei giorni.

La nostra vita è routine, non ci vergogniamo a dirlo. È una routine che va avanti da quando Solowattaggio è nato. Dici gennaio e pensi a Kitzbühel , con l’ inverno che se ne va via come il vapore della Jacuzzi al Tenne nella notte di Schladming. Marzo significa primavera, quella donna impossibile chiamata Milano- Sanremo. Aprile fa rima con le pietre, Fiandre e Roubaix per entrare nel mito, un preludio al maggio rosa. Giugno significa affilare le armi in vista del mese più caldo dell’ anno, quello che ci ha aperto gli occhi in quei pomeriggi a vedere il Pirata, Lance, El Pistolero, Wiggo e Lo Squalo. Luglio, il mese de Tour, il mese della Maratona Dles Dolomites.

Le Dolomiti, le montagne più belle del mondo, la Val Badia, la valle ladina più curata in assoluto e un’ organizzazione da gara World Tour fanno della Maratona Dles Dolomites l’ evento amatoriale più atteso e sentito al mondo. Una giornata segnata in rosso da tutti gli amatori, perfino da chi purtroppo non riesce ad avere un posto alle cinque del mattino in griglia a La Villa. Una giornata da cartolina quella che abbiamo vissuto domenica sin dall’ alba. Le sveglie alle quattro degli undici mila partenti hanno acceso la Val Badia. La tensione in griglia, ognuno con il proprio obiettivo, con la propria sfida personale. I giudici? I passi dolomitici, passi che hanno visto dominare ancora una volta Tommaso Elettrico e Christina Rausch sotto al volo degli elicotteri Rai e ad uno Swatt Corner sul Passo Valparola che ha salvato la pelle a molti corridori. Andiamo al pagellone:

Stefano Cecchini: l’ ultima di Cecco.78 che smette dopo aver vinto tutte le Regine: Maratona, Marcialonga, Charly Gaul e Ötztaler. Il risultato di oggi è l’ ultima cosa che conta dopo la passerella sul Valparola con il Corner Solowattaggio che non può fare altro che stendergli il tappeto rosso. Alle 6 di mattina è in giro per la nostra griglia a darci la mano, a salutare il suo mondo quasi come se non se ne volesse andare. Ci ricorderemo per sempre l’ omino dei sogni e quella bici sbattuta per terra dopo la tua prima grande impresa a Corvara nel lontano 2014. Ti amiamo da quel giorno. Ci manchi già. Voto: 1000000000000000000000000

Francesco De Candido: abbiamo finito le parole per descriverlo. Dodicesimo assoluto nel lungo, dalla seconda griglia, alla sua prima Maratona. Penso che questo sia sufficiente. In arrivo dall’ ACI la tassa sul superbollo. Voto: 100

Tommaso Elettrico: Attacca, porta via la fuga, fora, rientra, stacca tutti, vince. Forte, fortissimo. Tutto qui. Voto: 10

Stefano Stagni: la vittoria di Tommaso Elettrico è stata oscurata dalla sua grande prestazione, è lui l’ uomo di giornata. Nel dopo gara non si fa altro che parlare della sua prestazione, dove è emerso tutto il provincialismo del mondo amatoriale italiano. Voto: 10

Alex Zanardi: una frase al mattino che ha riassunto la vita, lo sport. “Se non ti sai divertire con una giornata così tra queste montagne, significa che non sai vivere”. Voto: 10

Chicco Pellegrino: che atleta, che motore! Una giornata al medio con sprazzi di fiammate che hanno allucinato tutti. Il suo scatto allo Swatt Corner? Cose che chi ha visto ricorderà come le sue medaglie. Voto:10

Robert Kubica: stima e ammirazione per chi come lui non si accontenta della normalità e ha bisogno di nuove sfide per sentirsi vivo. Lo sa solo lui come fa a guidare la bici in quel modo. Life is Racing. Voto: 10

Filippo Pozzato: il maestro timbra ancora il biglietto. La sua seconda vita va a mille all’ ora, dalla squadra, ai suoi corridori, alle macchine. Tra pochi giorni il più grande traguardo della sua vita. Diventerà padre. Tanti auguri Pippo. Voto: 10

Mattia Casse: sta facendo un’ estate come va fatta, demolendo bilancieri e mangiando ghisa ogni giorno. A sei mesi dall’ Hannenkamrennen 2020 cerca il tempo nel medio, facendo saltare guarniture e tutti i pignoni della sua Basso. Voto: 9

Pietro Dutto: dopo l’ addio della scorsa primavera al circo bianco, torna a casa dalla Badia con un podio al medio che vale più di una carriera intera. Si è chiusa una piccola porta, si è aperto un portone enorme. Voto: 9

Marco Gualazzi: al traguardo davanti a chi fa “l’atleta” di mestiere. A 53 primavere. Voto: 9

Timothy Bonapace: nessuno sentiva questa gara come lui. Troppi ricordi, troppe emozioni, troppo sudore versato per essere competitivo nella gara delle gare. Riempe le borracce di sali già al venerdì, mentre il suo cuore è fuori soglia da settimane. La partenza del mattino è il momento per rompere il ghiaccio e scacciare la tensione a suon di wattaggi disumani. Obiettivo centrato, appuntamento al 5 luglio 2020. Voto: 9

Giampaolo Busbani: i picchi di watt li ha registrati lui. Una giornata dedita a portare al traguardo le sue masse muscolari da Mister Olympia. Voto: 8

Manuel Ploner: mentre i suoi coetanei sono a devastarsi di spritz sui litorali della Riviera Adriatica perché con 50 punti FIS pensano di essere Alberto Tomba, Manuel prende a calci i pedali spaccando le pedivelle della sua bici in due. Gli alto atesini hanno sempre avuto un’ altra mentalità. Südtirol rettet Italien. Agonismo. Voto: 8

Giacomo Peretto: una settimana passata in Badia a provare le discese salendo in telecabina. Una settimana da reddito di cittadinanza. Dopo i panini prosciutto cotto e marmellata alla Sportful Dolomiti Race è diventato il nostro fornitore ufficiale di farine. Voto: 8

Giorgio Anselmicchio: quando si dice mangiarsi il manubrio. La condizione non lo assiste, ma sulle Dolomiti si risponde presente, non ci si nasconde. Voto: 8

Enrico Barotti: lo incrociamo in griglia alle 5 di mattina quando sembrava essere in una delle giornate no, quando prima di partire pensi già solo a salvare la pelle. Gli uomini Swatt gli danno la motivazione giusta per crederci un po’ di più, e il risultato è una grande prestazione di testa e cuore. Sì Erro, sei ancora vivo. Voto: 8

Gabriele Pezzaglia: un’ estate al limite del fuori soglia per il capo redattore di Race Ski Magazine. Dopo una grande prestazione alla classicissima, porta a casa la pelle anche sulle Dolomiti. Lo Swatt Corner è tutto per lui, al suo passaggio vibrano persino i sassi in cima al Valparola. No al turismo. Voto: 8

Michele Gualazzi: c’è chi molla vivendo una vita di rimpianti e rimorsi, e poi ci sono quelli come lui che: “è finita” lo dicono solo alla fine. Dopo l’ infortunio è ancora più motivato che mai, facci sognare Guala. Voto: 8

Laura Cosentino: cittadina onoraria sulle Dolomiti, con la grinta recupera dall’ infortunio e per tentare l’ impresa. Vittoria rimandata per la nostra capitana. Voto: 7

Giacomo Costenaro: dopo aver distrutto la sua macchina da Rally si presenta in Badia a fare bikeporn, rigorosamente con la sigaretta elettronica come il nostro faro Toma. Immenso. Voto: 7

Emanuele Acciarri: una grande prestazione chiusa sotto le 6 ore di gara. L’ importanza di fare parte di un gruppo di agonisti, di una squadra solida e compatta, che ti motiva e ti spinge a dare sempre di più, a non accontentarsi mai, a buttare giù un dente, e a far crescere tutti. Stiamo arrivando col plotone. Voto: 7

Hannes Zingerle: profeta in patria, pronto a prendersi la Gran Risa a dicembre in quella che dopo un evento come la Maratona sarà considerata una mera gara di propaganda. Voto: 6

Dorothea Wierer: dalla vincitrice dell’ ultima Coppa del Mondo di biathlon ci aspettavamo una prova di spessore, di quelle finalizzate a mettere benzina nel motore in vista dell’ inverno. La sua prova tuttavia è una gita turistica del Sellaronda.  Le mancava solo lo zainetto sulla schiena con il succo di frutta e la crostata della nonna dentro. Voto: 2

Swatt Corner: gettano le fondamenta dell’ aereoporto AIR FRANZ che aprirà nel 2026 sul Valparola, mentre il prez Berry ed il DS Bass planano sulla luna, nel futuro. Crediamo nello sport, nelle cose concrete, nei SOGNIIIIIIIIIIII. GRAZIE

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