Moelgg vince in una serata apocalittica! Il pagellone dello slalom di Zagabria

Condizioni apocalittiche e gara al limite della regolarità a Zagabria, anche se i più forti sono sempre li davanti a comandare e scandire il passo. Lo slalom degli anni ’10 è ormai caratterizzato da un tasso tecnico mostruoso e infatti, non appena si crea la possibilità, molti giovani e outsider sono pronti ad occupare le posizioni che contano. Prima manche spettacolare con molte sorprese, mentre nella seconda run i senatori delle porte strette hanno alzato la voce e si sono ripresi il trono. Ecco le pagelle.

Manfred Moelgg: era nell’aria il risultato da 100 punti! Manni ha tenuto i piedi aderenti alla neve per due minuti interni, senza mai prendere rimbalzi e senza mai intraversare gli sci. Una sciata del genere può essere accompagnata solamente da una condizione fisica mostruosa fatta di nervi ed esplosività. E adesso arriva il bello, Adelboden. Voto: 10 

Mark Engel: il chitarrista della squadra americana ha fatto un capolavoro nella prima manche, salvo poi vanificare tutto a tre porte dal traguardo nella seconda. Nelle prossime tre notti non chiuderà occhio. Voto: 7

Manuel Feller: la sua sciata è da spostato mentale. Linee dirette e sempre al limite dell’inforcata con i piedi molto ravvicinati. Nella seconda manche la troppa arroganza gioca contro l’austriaco classe ’92. Siamo sicuri che ci farà divertire ancora molto in futuro. Questa sera gli apres-ski di Fieberbrunn erano pronti ad esplodere per una sua impresa, ma i suoi compaesani dovranno aspettare. Voto: 6

Henrik Kristoffersen: ci si aspettava una rimonta del norvegese, ma si è limitato ad un semplice compitino. Voto: 6

Daniel Yule: lo svizzero sembra avere ancora in corpo tutta l’adrenalina che ha mostrato al Piano 54 di Campiglio. Voto: 9

Julien Lizeroux: (vedi Yule). Che prima manche! Voto: 8

Feliz Neureuther: finalmente è tornato al suo posto! Riesce a recuperare nella seconda manche con una morbidezza e una conduzione dei piedi che solo i fenomeni possono permettersi. Bentornato Felice. Voto: 9

Marcel Hirscher: giornata da dimenticare per il culturista di Annaberg. Non riesce mai a domare la spinta dei suoi Atomic perdendo contatto con il terreno più di una volta. La mancata presenza al Piano 54 forse lo ha privato della carica necessaria per iniziare questo 2017 al meglio. Voto: 4

Alexis Pinturault: c’è chi alterna momenti di genio e sregolatezza e chi, come Alexis, alterna “genio e ignoranza”. Voto: 3

Stefano Gross: prima manche spenta, nella seconda invece scia come sa e recupera posizioni. Le parti pianeggianti sono ancora il suo tallone d’Achille mentre nei ripidi insegna a tutti come sciare. Voto: 6

Dong-Hyun Jung: il coreano dimostra che ormai i punti conquistati nelle Far East Cup valgono quasi quanto quelli europei. Forse. Voto: 7

Michael Matt: ci viene sempre un po’ di nostalgia nel vederlo sciare, perché la nostra mente va subito alle imprese di suo fratello Mario. In ogni caso un inizio di stagione fenomenale per Michael. Voto: 8

Alberto Tomba: sempre una bella presenza Albertone. Voto: 9

 

 

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