Osservati nazionali: idea giusta o sbagliata?

A tre settimane dall’uscita della lista degli osservati della squadra nazionale, anche noi di Solowattaggio vogliamo dire la nostra. Siamo proprio sicuri che la scelta di stipulare una lista così lunga di osservati possa realmente giovare agli atleti che svolgeranno certi raduni? Oppure alla base di questo progetto c’è un’idea politica per dare il “contentino” ai comitati? Bene, partiamo dal presupposto che gli atleti da mandare ai raduni sono stati scelti prevalentemente dai comitati stessi, e non dalle varie squadre, motivo senza cui non si spiegano le esclusioni della Polentarutti in campo femminile e dei senior maschili Testa, Kuppelwieser, Landini, De Marchi, e Gualazzi; non si riesce a capire poi come mandare ai raduni della squadra tre osservati alla volta possa aiutare realmente gli atleti. Vero, può essere utile che comincino a respirare l’aria della squadra, ma senza una continuità di lavoro pare difficile che un raduno di 5 giorni in un’estate intera possa realmente portare un miglioramento. Detto questo, torniamo un attimo indietro. Già nel 2011 era stata sfilata una lista di aggregati, la cosiddetta “leva del ’94”, che aveva giovato agli atleti che ne facevano parte per il fatto che avevano svolto quasi tutti gli allenamenti con la squadra C; ma in quel caso erano stati solo 6 gli atleti ad essere presi in considerazione, l’anno dopo infatti, quando subentrò la leva del ’95 composta però da 15 atleti il progetto faticò ad avviarsi finché si spense. Nel caso di quest’anno, dove la lista conta ben una trentina di atleti, come faranno gli osservati a svolgere una preparazione buona e regolare insieme alle squadre nazionali? Va bene per la velocità, dove le possibilità della squadra sono molto più ampie di quelle dei comitati,ma per le discipline tecniche non pare aver molto senso. Staremo a vedere…

@michele_garbin

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