Record del mondo al Fire & Ice. Il Pagellone dell’ Opening 2018

È venerdì pomeriggio, siamo in macchina all’ altezza di Colle Isarco, perchè ormai si sa che per  andare a fare turismo all’ Opening è obbligatorio passare dal Brennero; il Rombo invece rimane sempre li, fermo ad aspettarci imperterrito. Ci guarda quasi come per sfidarci, perchè sa d’ essere stato creato per ospitare i watt e i minuti che volano su questo passo. Sul Ponte Europa riviviamo il film di settembre. Ci sono 20 gradi il 26 ottobre, ormai il clima è diventato continentale, non esistono più le mezze stagioni. Fuori dal finestrino i prati verdi ci ricordano che poco più di un mese fa stavamo percorrendo la stessa strada, quella volta però ci fermammo all’ inferno di Innsbruck, “Die Hölle”, per osservare un 38enne di nome Don Alejandro mettere fine ad una carriera da puro fuoriclasse.

C’ è un po’ di scetticismo in macchina, passiamo il viaggio guardandoci come per dire “ma cosa stiamo facendo, dove stiamo andando?” La mente è già proiettata avanti nel tempo, parliamo già di classiche come Campiglio, Kitz e Schladming, sognamo giugno, sognamo di essere già alla GF Mont Blanc a fianco di Alberto Laurora. 

Ci basta entrare in Ötztal però per capire che non è ancora arrivato quel momento. L’ Opening è così, ogni anno arriva a cento all’ ora come un pugno in faccia senza avvisarti, non siamo mai pronti per Soelden, come non lo sono gli atleti. È proprio questa la sua funzione, svegliare il Mondo della neve e dire agli atleti che il grande pubblico ha bisogno di loro. È come se dopo l’Area 47 la mente umana muti pelle dopo i mesi estivi, gli alberi di natale allestiti dai vari negozi ci ricordano che è arrivato novembre, ed il secondo posto di Federica Brignone ci fa capire che ora è veramente giunto il tempo dello Skiporn. Il solito uno-due al Fire&Ice ci fa mettere l’ ipoteca sul locale anche quest’ anno, portando i nostri cuori al limite della soglia anaerobica umana; ora ci spettano due mesi di assoluto riposo, per arrivare con il serbatoio pieno ad uno degli eventi più glam dell’ anno, The Night Slalom Madonna di Campiglio. Ci vediamo al Piano 54, ma andiamo al pagellone:

ASIVA: presentarsi ad un evento di questa importanza con un’ arroganza e determinazione tale è sinonimo di grande sicurezza nei propri mezzi. Sono “sempre sul piede” in cima a tavoli e banconi del locale, solo il buttafuori può fermarle. Ci avevano chiesto la lode nei giorni antecedenti all’ Opening, e con approvazione del direttore tecnico del Crammont Luca Rossi gliela abbiamo concessa. Voto 100 e Lode

Thomas Rossi: lo scorso anno, verso le quattro del mattino se ne uscì con un . “ta ma… qui sembra di essere a Murano” c’erano trenta centimetri di vetro su pavimento del locale, si navigava sui bicchieri. Quest’ anno il leone di Bergamo è un fiume in piena: Moet? o muoviti?”, “è tosto, o sandwich?”, “Ematoma o EmaThomas?”, “Te la Dacia o ti la cumprada?”, “Se sapevi, non nascevi.”, “Un frappè per Mbappe.” , “Sondaggio.” Potremmo andare avanti fino domani, continua ad alimentare il tuo serbatoio di creatività Tom. Voto 10

Daniel Liberatore: il DJ di Mazzin di Fassa verrà ricordato nei libri di storia per le sue farine 00. All’ ingresso del locale per questo personaggio ormai diventato pubblico la folla è tutta per lui. Quando la gente aizza il suo nome gli serve spazio per girare il suo collo mastodontico. In mezzo alla folla sembra il padre Sergio durante la partita Fassa – Zell am See. Più famoso del fratello Vibro che corre in Coppa del Mondo, stelle filanti in bocca e Campagne for the Pain. Voto 10

Filippo Maria Schinoni: il neo tesserato Swatt Club dovrà perdere almeno 10kg per potersi ri-tesserare in squadra. Esordisce al suo primo Opening urlando sulle scale del bagno: “facciamo l’amore tutti insieme”. Voto 10

Luca Valenti: direttamente da Sass Fee, Ciccio Valenti si ciuccia oltre 700km di viaggio per rispondere presente. Offre tre giri facendo fare alla sua carta di credito un fuori soglia da 550 watt, salvo poi perderla e non ritrovarla più. Ti aspettiamo in pole position al Piano 54 di Campiglio. Voto 9

Vitamina B: Vinatzer è immarcabile, Liberatore mescola le carte, Vaccari fa l’esordio. Voto 9

Alessandro Vanz: avete presente i senatori a vita? Se nella vita vi troverete in difficoltà, c’è sempre uno come lui a riportarvi a casa. Ötzi è risorto. Voto 9

Francesca Fanti: l’ azzurra della squadra c è ormai diventata un’ abitue di questa due giorni tirolese. Finalmente ha deciso di buttare via la mountain bike non facendo più turismo ai triathlon alpini di paese. Non vediamo l’ora che anche questo teatrino sugli sci finisca per montare il padellone una volta per tutte. Portaci a Kona Francesca, ce lo hai promesso. Voto 9

Michael Eisath: ormai è una consuetudine, quando i locali stanno per chiudere con tutti alla frutta, ecco spuntare il capo del Karersee. Un carisma da aprire in due le vetrate col pensiero, un imprenditore che farà strada. Voto 9

Luisa Bertani: dopo aver preso una “manita” sul Rettenbach, entra al Fire dicendo : “non ho sciato come volevo”. Questo è lo spirito, non ne ha mai abbastanza la Luisa. Voto 9

Comitato Alto Adige: si nota la loro attitudine all’ Après Ski. Hugo Mittermair e Manuel Pfeiffer comandano la baracca, ma al loro fianco brillano discepoli come Lunger, Steinmaier e Demetz.  Voto 9

Nick Tonet: il manager di Dragon Alated scortato da Pietro Fontana arriva al Fire in braghe corte e Timberland nel cuore della notte. Una notte dedicata ai suoi pitoni reticolati e alle fibres white mentre Mauro Frescura era a casa ancora in cerca di funghi. Voto 9

Federica Brignone: dopo l’ intensità sul Rettenbach, in vista della mezzanotte varca la porte del Fire & Ice ed è Champagne for the pain. Voto 9

Hans Vaccari: l’ hockeysta tarvisiano è tornato, è lui il capo ultras sotto la Curva. Fresco dagli 8 punti fis sud-americani è pronto per la stagione del riscatto dopo la rottura del legamento crociato. Voto 8

CMV Veneto: organizzano una rimpatriata tale da fare più marketing delle iniziative del Collegio. Ghedina, Marinozzi e Lavazza fanno tremare i tavoli, sotto ci pensano Biz e Faè a fare il resto. Voto 8

Andreas Reiterer: uno scheletro pieno di Watt. Dopo un’ estate di fuorisoglia, il CEO dell’ Hotel ViertlerHof arriva in Ötztal per riempire il serbatoio. Missione compiuta Frille! Voto 8

Vitamina C: i ragazzi della nostra Squadra C non mollano l’ osso. Ogni anno sugli scudi, con Moschini e Zuccarini sempre controllati dal guardiano Pietro CanzioTaranzano mette in mostra i bicipiti, Canins è un cacciatore. Voto 8

Nicholas Iliano: ospite d’ onore ad una delle puntate più belle di Radio Swatt, il gigantista numero 9 in svizzera è ormai diventato una colonna portante di Solowattaggio. Il movimento dello sci ha ancora bisogno di persone come lui per mandare avanti un sistema che non funziona. Quando la passione ti spinge oltre ad ogni limite. Voto 8

Linda Meixxner: l’ influencer più famosa dell’ Austria arriva con una chicca anche quest’ anno: preservativi per tutti targati Holmenkol e viva la sicurezza. L’ unico interrogativo è questo: “ma dove era Bella Berthold?” Voto 8

Silvano Varettoni e Giangiacomo Secchi: l’ Opening chiama e la coppia di Eurosport risponde sempre presente. Continuamente sugli scudi, pronti a raccontarci un’ altra stagione senza freni. Voto 8

Marta Rossetti: quando la campana è ormai suonata per tutti, la trentina è ancora lucida per portare tutti a casa. Babysitter senza contratto. Voto 8

Michele Dallabona: il patron di Energia Pura è in grande spolvero il venerdì sera mettendo in mostra tutta la sua vasodilatazione dopo un’ estate dedicata a sollevare ghisa al Grifone. Voto 8

Comitato FVG: dopo anni di anonimato sembrano aver imboccato la strada giusta. Berra, Piller e Kandutsch dimostrano un attaccamento al Fire & Ice pari a quello di un carnico per il Monte Zoncolan. Voto 8

Jake Skier: un discepolo, uno attaccato alla maglia Swatt come pochi. Dopo essere stato ripreso dai TG liguri mentre sciava sui ponti genovesi, eccolo dominare nella patria dello sci. Voto 7

Federico Becchetti: mai visto nessuno visitare un territorio come lui. Sfonda tutti gli Après Ski e mentre tutti corrono a casa per il Brennero scappando dal maltempo si ferma ad Innsbruck a mangiare Presknödel e farine 00. Il Tirolo ti gasa. Voto 7

Martina Peterlini: gli scorsi anni dominava la scena, quest’ anno non si fa vedere. Che sia rimasta a piedi sul Rombo? O forse ha preferito presenziare a Skipass Modena. Voto 2

Carlotta Saracco: entra al Fire per fare le morali. Carlotta, più esterni meno morali. Voto: come le tute della FISI 1

Tommaso Nardi: chiede di essere taggato nelle storie, un pò come andare in Chiesa e chiedere al parroco di pregare per se stessi. Voto 1

Ivo Zocchi: da un neo-tesserato come lui ci si aspettava quel qualcosa in più. Si presenta con una giacca fisi verde inguardabile. Per farsi perdonare ha dichiarato che ci ospiterà nella sua villa a Miami, pagandoci il volo interno dopo la GF New York Campagnolo. Rimandato a Campiglio. S.v

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