SKI WM der Gastronomie: Baita Mondschein ancora protagonista

È l’evento dell’anno più importante in Austria dopo l’Hammenkammrennen e la Night Race di Schladming, è la SKI-WM der Gastronomie , il Campionato del Mondo dove da nove anni ristoratori, ospiti e cuochi si sfidano scaricando wattaggi assurdi sulle nevi tirolesi di Ischgl. Mercoledì questa stazione sciistica da record ha ospitato nuovamente tutto ciò, il luogo in cui lo sci non si ferma mai, dove questo sport è vivo come in pochi altri luoghi al mondo. Madrina dell’evento Maria Hoefl Riesch, salita in Paznaun per respirare nuovamente aria di grande sci, di passione e adrenalina. L’evento è stato inaugurato mercoledì negli Apres Ski, in cui tra Kuhstall Champagnerhutte le varie squadre hanno iniziato con le classiche botte da orbi davanti al bancone, ammirando le corazzate austriache in grande spolvero. Baita Mondschein ha presentato una squadra rivista all’ultimo, con il capitano Paolo Kratter alle prese con gli infortuni dei propri atleti. Francesco de Candido infortunatosi poco più di un mese fa sulle nevi carinziane di Innerkrems, e soprattutto Sofia Kratter, la Faraona del Mondschein, capace lo scorso anno con la sua manche di incendiare i cuori delle migliaia di persone assiepate sulla Terrazza Idalp per assistere alla gara. A comporre la squadra ecco Stefano Kratter, Pietro Fontana, Paolo Kratter, Aldo Colle, Gianluca e Sandro Gregorig. Ad aprire la competizione è stato Paolo  Kratter, con una prova condita dal suo marchio di fabbrica: lo sci a V. In una stagione in cui lo sci a V è stato protagonista della doppia vittoria della Coppa del Mondo generale con Marcel Hirscher e Mikaela Shiffrin, accompagnato dal ritiro del pioniere Klaus Kroell, ci ha pensato il Pölz ad accendere l’atmosfera facendo registrare un Top Speed sul piano finale.

Dopo la prima manche parte l’inaugurazione della sfilata del foodporn mondiale, con i migliori Chef al Mondo a darsi battaglia ai fornelli, accompagnati dagli skiman Atomic della Rennstall di Altenmarkt,  orgogliosi di celebrare una stagione d’oro aprendo infiniti barattoli di cera per poi stenderla sullo sci a caldo senza maschera. Paolo Kratter è  tra coloro che usufruiscono di questo servizio, mentre la sua squadra è sul palco per assaporare minestroni di verdure austriaci, Wienerschnitzel e Brezel, i piatti che riempono la gamba. La seconda manche è fatta di tensione e calcoli, con le squadre costantemente davanti ai tabelloni, come Peter Schroeksnadel ai Mondiali di Sankt Moritz. Gli austriaci fanno una sfilata di Skiporn, portando in pista profili testati poche ore prima da Marcel Hirscher a Reiteralm, quelli che in Italia vedremo forse dal prossimo gennaio. La squadra di Bad Gastein Ski e Therme è anche quest’anno la squadra vincitrice, nella finish area sfoggiano fascette e capi Schöffel dell’ultima ora.

Baita Mondschein è protagonista con due medaglie di bronzo: Paolo Kratter ed il nipote Pietro Fontana. Il primo è autore di una prova da vecchia volpe, quelle che ti fanno entrare negli albi d’oro, grazie alla fluidità su una neve mediterranea a causa della nevicata notturna. Il secondo invece è tutto grinta e panache, con svizzerate che fanno gelare il sangue delle Milf assiepate sulle sedie sdraio della terrazza Idalp con crema protezione 50; solo due salisburghesi saliti a Ischgl una settimana prima per provare la pista sapranno fare meglio. Le premiazioni, come al solito tre ore dopo la gara, sono una cerimonia da grandi eventi.

Sul podio salgono tutti, gli austriaci con gli scarponi ancora chiusi per mettere in mostra lo sponsor, il resto del mondo per lasciare ancora il segno. Il commentatore mondiale Stefan Steinacher riesce ad esaltare tutti i presenti come quando commenta Matthias Mayer sulla Streif o Marcel Hirscher sulla Planai, non importa chi sei, l’importante è ciò che fai. A Ischgl vincono tutti. Alla prossima edizione, dove ancora una volta vedremo il fuoco della passione protagonista ed i soliti Watt ad accompagnare.

Il vincitore della scorsa edizione Sebastian Arzt. Guardate gli occhi dei due Master che lo portano a trionfo assieme all’AD di Laurent Perrier

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