Valverde la dedica a Scarpa: sua anche la Liegi

L’epilogo a Liegi di una primavera di classiche in cui le abbiamo viste veramente tutte: dalla Sanremo persa da Sagan, il Fiandre e Amstel di Gilbert, l’addio di Boonen, la Roubaix di Van Avermaet, le Ardenne di Valverde fino alla tragedia di ieri. Tutto il mondo dello sport scosso da questo fatto, al punto che da una primavera di attacchi da lontano e spettacolo mai visto è andata in scena la corsa più brutta vista finora, con i corridori privi della vitalità di cui Scarpa era re indiscusso. A vincere per la quarta volta sul traguardo di Liegi ecco Alejandro Valverde, con una dedica particolare all’aquila di Filottrano, davanti ad un Daniel Martin finalmente all’attacco e Michal Kwiatkowski tuttofare. Andiamo al pagellone:

Alejandro Valverde: schiacciante, superiore e lucido. Sta vivendo il momento di forma più grande della sua carriera a 37 anni. Un drogato di bici, sì, perché Alejandro corre da gennaio fino al Lombardia e negli ultimi anni di corridori come lui ne abbiamo visti pochi. La dedica finale ha toccato tutti, commovente. Voto:10

Daniel Martin: un attacco partito ai meno 800 metri per riprendere Formolo. Due secondi posti in una settimana, ma con un Valverde così può ritenere la sua primavera più che positiva. Voto:8

Michal Kwiatkowski:  primo alla Sanremo e terzo alla Liegi suonano da ciclismo eroico. Ma quali sono i limiti di Kwiato? Con qualche Kg in meno potrà seriamente prendere in considerazione l’obbiettivo grandi giri, è nelle sue corde. Voto:7

Michal Mattews: anche l’aussie approfitta di una Liegi relativamente spenta per portare a casa il miglior risultato stagionale. Voto:7

Davide Formolo: per un attimo ci ha fatto sognare l’impresa la Roccia veronese. Con questa condizione, al Giro sarà un brutto cliente per tutti. Quintana non avrà vita facile. Voto:8

Roman Kreuziger: non lo si vedeva in questo stato da anni. Protagonista con Henao sulla Roche aux Faucons di un allungo che ha fatto male a molti corridori. Nel finale si sacrifica inspiegabilmente per Albasini, rinunciando ad ogni ambizione personale. Voto:7

Davide Villella: tanta Italia in questa primavera, anche il giovane bergamasco sul San Nicolas mette tutti in riga con un bello scatto. Voto:7

Tim Wellens: quando attacca dimostra il suo vero DNA, anche oggi grande protagonista di un’azione che sarebbe potuta arrivare grazie agli uomini giusti. È molto sfortunato il fiammingo, ma prima o poi il numero arriverà. Voto:6

Diego Ulissi: era atteso alla campagna sulle Ardenne più importante della sua vita. Mai nel vivo nelle fasi calde, accenna una reazione sullo scatto di Kreuziger e poi scompare. Soffre ancora quando si va sopra le sei ore? Voto:5

Nato sulle Dolomiti, innamorato dell' Austria, del pavé e dei personaggi carismatici

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