I watt di Kwiatkowski ad Harelbeke

Kwiatkowski watt Harelbeke

Stile, classe, eleganza e watt pazzeschi: Kwiato è un fuoriclasse, diverso dal resto del gruppo. A soli 25 anni ha già nel palmares una classica delle Ardenne, una classica delle Fiandre, un mondiale a Ponferrada e una corse a tappe di una settimana. Certo forse non ha vinto le gare più prestigiose, ma il bello deve ancora venire e con la vittoria ad Harelbeke ha dimostrato di poter lottare anche lui per il Giro delle Fiandre, o meglio la Ronde Van Vlaanderen.

Ma passiamo ai watt. Il profilo Strava di Kwiato segna 4 ore e 50 minuti per coprire i 205 km della E3 Harelbeke, a 42,4 km/h con una potenza media di 280 watt ed una media cardiaca di 150 battiti al minuto. Sullo spettacolare Oude Kwaremont, lungo 1 km e 100 metri, ha impiegato 2 minuti e 44 secondi e il wattaggio è stato molto regolare (circa 390) senza sparate di rilievo, mai sopra i 600 watt. La velocità media è stata di 25,6 km/h.

Ma passiamo alla fase cruciale della corsa, la fuga a due con Peter Sagan. Sull’ultima cote di giornata i due fuoriclasse hanno lasciato la compagnia aumentando notevolmente l’andatura: dai 370 watt sono passati a 600-800 per almeno 20-25″. Nessuno è riuscito a tenere il loro passo. Da li hanno coperto i quasi 30km finali a 44 km orari a 290 watt medi. E’ molto interessante analizzare questo finale perché si nota la differenza delle “tirate” e dei momenti “a ruota”: stando con la faccia al vento ha dovuto spingere più di 340 watt, mentre a ruota di Sagan ha spinto dai 150 ai 290 watt. Chiaramente il tempo dei cambi è molto variabile ma i range dei watt sono rimasti questi per tutto il finale.

E quanti watt ha spinto Kwiatkowski per staccare Sagan nella volata a due a 300 metri dall’arrivo? Il Garmin del polacco ha segnato circa 1.000/1.100 watt per 4-5 secondi. Quanto basta per vincere, anche se in questo caso si è trattata più di intelligenza ciclistica che di watt.

Ormai i watt di Kwiatkowski sono una rubrica fissa, quindi non perdetevi le prossime analisi perché ci attendono Fiandre e Ardenne, sperando che altri big condividano su Strava i loro watt. (Compreso tu Demare)

@carloberry

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