CHE FINE HA FATTO GILBERTO PANISI?

 

Abbiamo contattato Gilberto Panisi, classe 94, sulla carta d’identità la sua resisdendenza risulta essere Milano, che per un fondista di buon livello è una caratteristica parecchio inusuale. Cresciuto sportivamente al Liceo per gli Sport Invernali I.Bachmann di Tarvisio, Gil è stato Campione Italiano Juniores nella 10km a tecnica classica di Forni di Sopra del 2014, guadagnandosi nello stesso anno la convocazione ai Mondiali di categoria della Val di Fiemme. A fine stagione per un soffio non è riuscito a entrare nel giro nazionale e quindi dei Gruppi Sportivi Militari.
E adesso che fine ha fatto? Sentiamo cosa ci racconta direttamente da Falun, cittadina svedese sede dei recenti Mondiali di sci nordico:
“Quando ho finito il liceo due anni fa ho cercato a tutti i costi una soluzione che mi permettesse di continuare a studiare senza abbandonare lo sci. Avevo preso in considerazione varie opzioni e tra queste avevo avuto dei contatti qui in Svezia… Poi non se ne era fatto nulla, e sono rimasto in Italia, a Trento, dove è nato l’anno scorso un progetto nuovo e molto importante, l’Uniteam Trento, una sorta di sciclub universitario. Ad aprile 2015 mi è arrivata, abbastanza a sorpresa, la possibilità di spostarmi qui in Svezia e così, senza pensarci troppo, ho fatto le valigie e sono salito”
Il coraggio sicuramente non manca al nostro Gil, che ci parla della sua esperienza nordica:
“Mi trovo molto bene qui a Falun, la Svezia è un bellissimo posto e ho trovato una cultura sportiva molto vicina al mio modo di pensare.  Ci si allena molto e riesco comunque a trovare tempo per andare alle lezioni. Tra l‘altro ci sono molte meno ore in aula rispetto all’Italia. La cosa più bella è che l’Università è attaccata al centro sportivo e allo Stadio del fondo dei Mondiali del 2015… niente male! L’impostazione strutturale a livello agonistico è molto diversa che in Italia, qui ci sono solo gli sciclub e non esistono corpi militari. In parallelo alle varie società, ci sono dei gruppi di allenamento che permettono agli atleti di lavorare tutti insieme con un programma coordinato tra i vari allenatori, compresi quelli della squadra nazionale. Chiaramente ognuno di noi ha caratteristiche e età diverse, e alcuni allenamenti sono più specifici e individualizzati in base alle proprie esigenze. Il più delle volte ci si allena in gruppo, e con tanti campioni, ed è veramente molto stimolante!”
Ma come fa a saltargli in testa ad un milanese di mettersi un paio di sci stretti ai piedi?
In effetti  spesso mi chiedono come mai sono finito a praticare lo sci di fondo, e ogni tanto me lo chiedo anche io. Ho iniziato seguendo le orme di mio papà, che mi portava a sciare perché si divertiva a fare la Marcialonga e qualche altra gara di Granfondo. Ma devo dire che fino a 14 anni è stato solo un passatempo durante le settimane bianche. Poi mi sono iscritto a uno sci club cittadino e ho iniziato a correre le prime garette, mi piacevano un sacco ma ero davvero scarso e mi sentivo molto limitato. Così mi sono spostato a Tarvisio e ho iniziato ad allenarmi sul serio. Grazie soprattutto al Bachmann e al mitico Mariano Malfitana mi sono appassionato sempre di più, sono migliorato e sono entrato nel Comitato FVG, e alla fine ci siamo tolti anche qualche bella soddisfazione.”  

 
Ma cosa si aspetta Panisi per il futuro e quali obbiettivi ha per la stagione che lo ha già visto protagonista alla Fis di Bruksvallarna, con risultati di livello, poco distante dai poliziotti Orlandi e Pellegrin nelle distance, e addirittura davanti a loro nella qualifica della sprint.
“Qui in Svezia ho cambiato molte cose e quindi mi voglio dare un po’ di tempo per scoprire quali possano essere i miei reali obiettivi. Il mio sogno, chiaramente condiviso con chi mi sta seguendo qui, è quello di tornare a vestire la maglia azzurra. Questa stagione si è aperta con i trial svedesi a Bruksvallarna. Posto molto bello e ambiente motivante. Correre contro gente come Petter Northug o Emil Jönsson ti catapulta in un’altra dimensione. Sinceramente sono un po’ arrabbiato perché potevo andare meglio, ma sono convinto non siano comunque risultati da buttare. Siamo tutti all’inizio, con poche ore sugli sci, e quindi i distacchi che ho preso dai migliori al Mondo mi fanno ben sperare per il resto della stagione. Per i prossimi mesi ho le idee molto chiare. La mia intenzione e di passare l’inverno qui a Falun e continuare a crescere dal punto di vista tecnico serenamente. Purtroppo molti sponsor mi hanno abbandonato l’anno scorso e il mio budget non mi permette di fare tutto come tanti altri. Però le occasioni di muoversi e fare nuove esperienze non mancheranno di sicuro…”
Beh signori, giù il cappello per questo ragazzo che ci sta insegnando che in questo mondo si può ancora sognare, e cercare di raggiungere i propri obbiettivi senza aver paura di niente e nessuno!
Grandissimo Gil, continua così, #swatt è con te!

@mircoromanin

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